Periodici italiani 1943-1950
nelle raccolte della Biblioteca di Storia moderna e contemporanea
a cura di Eugenio Semboloni e Susanna Spezia
Prefazione di ALberto Petrucciani
a cura di Eugenio Semboloni e Susanna Spezia
Periodici italiani 1943-1950 nelle raccolte della Biblioteca di storia moderna e contemporanea
Prefazione di Alberto Petrucciani
Gli incunaboli dell’Italia libera: gli anni del ‘dopofascismo’ sono anni di straordinaria vitalità per quotidiani e riviste.Nelle aree geografiche e nei mesi di occupazione tedesca e di amministrazione repubblichina la rinascita dei periodici restasottotraccia, non assente né interrotta nella stampa clandestina, mentredopo la Liberazione il panorama della stampa attraverserà rapide trasformazioni. L’arco cronologico in base al quale sono stati selezionati i titoli descritti in questo catalogo permette di rappresentare i momenti fondamentali che scandiscono le vicende italiane tra guerra e dopoguerra, dall’intervento degli Alleati sui mezzi di informazione all’ampliamento degli orizzonti comunicativi, alla nascita dell’Italia repubblicana, alla crescita della dialettica politica e del dibattito culturale. La Biblioteca di storia moderna e contemporanea prosegue con questo volume il censimento delle proprie raccolte di periodici,cui sono stati già dedicati i repertori sui secoli XVIII e XIX, sulla Prima guerra mondiale e sugli anni 1919-1943.
174 p.
Eugenio Semboloni e Susanna Spezia si occupano, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea, dei servizi di orientamento e informazioni bibliografiche, di catalogazione e gestione delle pubblicazioni periodiche e delle risorse digitali.






della stessa collana
I GIORNALI DELL’EMIGRAZIONE 1914-1919
I giornali allofoni, cioè gli organi di stampa che vengono editi in una lingua diversa da quella del paese di pubblicazione, costituiscono un fenomeno antico e di ampie proporzioni. Tuttavia, nonostante il numero, la qualità e la durata di alcune testate, questo genere di pubblicazioni non è stato studiato quanto meriterebbe, fatta eccezione per le analisi incentrate sui giornali che furono espressione di gruppi di rifugiati politici.
IL FASCISMO E LE DONNE
Attraverso le pagine della “Rassegna femminile italiana”, bollettino dei Fasci femminili e uno dei primi fogli di partito diretto alle sue militanti, questo studio getta luce sui motivi dell’adesione femminile al movimento di Mussolini e segue le tappe della riorganizzazione delle attiviste, che da subito rivendicarono indipendenza e libertà d’azione.
GIORNALI DI STRADA
«Tendere un giornale è meglio che tendere una mano». Il giornalismo di oggi è anche questo, attento a realtà poco conosciute e a tematiche quanto mai attuali: povertà, immigrazione, disabilità, emarginazione e carcere. È stato definito ‘giornalismo sociale’ e un posto di prestigio, in questo panorama, è occupato dai giornali di strada. Da New York a Londra, da San Pietroburgo a Roma, gli homeless si sono guadagnati uno spazio editoriale per raccontare le loro vite.