Periodici italiani 1919-1943

nelle raccolte della Biblioteca di Storia moderna e contemporanea

a cura di Paola Gioia e Francesco Gandolfi
Prefazione di Bruno Tobia
Bibliografia tematica a cura di Gisella Bochicchio

a cura di Paola Gioia e Francesco Gandolfi

Periodici italiani 1919-1943 nelle raccolte della Biblioteca di storia moderna e contemporanea

La Biblioteca di storia moderna e contemporanea presenta il catalogo delle testate periodiche italiane riferite agli anni 1919-1943 conservate nelle proprie raccolte. La grande ricchezza di tale materiale origina dalla Mostra della Rivoluzione fascista, occasione celebrativa con la quale il regime volle testimoniare la forza del proprio avvento. Con il trascorrere del tempo, grazie a una accurata politica degli acquisti, si è passati dalle iniziali 359 testate ai circa 900 titoli presenti in questo catalogo, che documentano ad ampio raggio la vita italiana sotto il fascismo, dagli aspetti di carattere generale a quelli più settorialmente connotati, sia sul piano politico sia su quello sociale economico e culturale. Né manca qualche esempio di stampa del fuoriuscitismo antifascista. Ne risulta una documentazione consistente e significativa, non sempre facilmente reperibile in un unico luogo, che ambisce a sostenere i percorsi più innovativi della ricerca storiografica.

della stessa collana

I GIORNALI DELL’EMIGRAZIONE 1914-1919

I GIORNALI DELL’EMIGRAZIONE 1914-1919

I giornali allofoni, cioè gli organi di stampa che vengono editi in una lingua diversa da quella del paese di pubblicazione, costituiscono un fenomeno antico e di ampie proporzioni. Tuttavia, nonostante il numero, la qualità e la durata di alcune testate, questo genere di pubblicazioni non è stato studiato quanto meriterebbe, fatta eccezione per le analisi incentrate sui giornali che furono espressione di gruppi di rifugiati politici.

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PERIODICI ITALIANI 1943-1950

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Gli incunaboli dell’Italia libera:gli anni del ‘dopofascismo’ sono anni di straordinaria vitalità per quotidiani e riviste.Nelle aree geografiche e nei mesi di occupazione tedesca e di amministrazione repubblichina la rinascita dei periodici restasottotraccia, non assente né interrotta nella stampa clandestina, mentredopo la Liberazione il panorama della stampa attraverserà rapide trasformazioni.

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IL FASCISMO E LE DONNE

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Attraverso le pagine della “Rassegna femminile italiana”, bollettino dei Fasci femminili e uno dei primi fogli di partito diretto alle sue militanti, questo studio getta luce sui motivi dell’adesione femminile al movimento di Mussolini e segue le tappe della riorganizzazione delle attiviste, che da subito rivendicarono indipendenza e libertà d’azione.

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