La storia bambina

“La piccola italiana” e la lettura di genere nel fascismo

Anna Balzarro

Anna Balzarro

La storia bambina
“La piccola italiana” e la lettura
di genere nel fascismo

Come nasce la “bambina fascista”? Con quali messaggi il regime provvede alla sua formazione? “La piccola italiana”, settimanale illustrato per fanciulle, esce regolarmente tra il 1927 e il 25 luglio 1943 e rappresenta un osservatorio privilegiato sull’educazione femminile durante il ventennio. Viaggiando tra originali rivisitazioni della storia d’Italia, vignette in rima, racconti di fantasia, il volume mette a fuoco i messaggi politici e patriottici destinati alle piccole italiane e insieme i modelli femminili attraverso i quali il regime cerca di incidere sulla costruzione dell’identità delle bambine e sul loro futuro di donne

La galleria delle immagini arricchisce l’apparato iconografico del libro, rispettandone la struttura tematica:
1) la storia del giornale e la sua strategia educativa
2) storia, patria, politica
3) i modelli femminili.
Oltre alla riproduzione di singole pagine, selezionate per illustrare i principali messaggi che il regime indirizzava alle bambine, sono disponibili anche due numeri interi (15 febbraio 1931; 1 febbraio 1942) rappresentativi delle due stagioni di vita del settimanale che nasce nel 1927 e nel marzo 1941 diventa organo ufficiale della Gioventù italiana del Littorio.
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Anna Balzarro ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e presso l’Università degli studi di Cagliari.

Tra le sue pubblicazioni recenti: Io ero il daziere e lui un mediatore, Partigiani e fascisti nei paesi dell’Oltrepò Pavese, Milano, Franco Angeli, 2007 e Isole libere tra Francia e Italia. La Resistenza nel Vercos e nell’Alto Tortonese (1944-1945), Torino, L’Harmattan Italia, 2007.

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