Musei storici
Collegamenti ai siti dei principali musei storici nazionali e internazionali.
Fondato nel 1987, e’ dedicato alla storia tedesca nei suoi rapporti con l’Europa. Possiede oltre 700.000 oggetti che documentano un arco temporale di 300 anni.
Museo internazionale trilingue, inaugurato nel 1992, illustra la Grande guerra, le sue origini e le sue conseguenze. Accoglie anche un Centro di ricerca internazionale che assicura la promozione degli studi storici sulla Prima guerra mondiale attraverso colloqui internazionali, pubblicazioni, borse di studio.
Fondato nel 1917 per testimoniare il contributo dell’Impero britannico alla Prima guerra mondiale, e’ oggi il piu’ importante luogo di raccolta e di studio sui conflitti dell’eta’ contemporanea che coinvolgono la Gran Bretagna e il Commonwealth.
Creato nel 1988, offre una panoramica della storia del XX secolo. I fondi delle collezioni sono alimentati da donazioni private e acquisti in antiquariato. Importante il fondo multimediale sullo sbarco in Normandia che comprende documenti sonori, film, fotografie, manifesti, stampa periodica.
Costituito nel 1905 dalla fusione del Museo d’Artillerie e del Museo storico de l’Armée, e’ uno dei musei d’arte e di storia militare piu’ importanti del mondo.
Situato nel monumento dedicato al primo sovrano dell’Italia unificata, il Vittoriano, inaugurato nel 1911, il museo raccoglie le testimonianze relative alla trasformazione politica, economica e sociale dell’Italia nei secoli XVIII, XIX e XX: documenti cartacei, quadri, sculture, disegni, incisioni, stampe, armi.
Ha sede presso l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore ‘Duca degli Abruzzi’ ITN -IPIA Bagnoli. Le prime testimonianze dell’Istituto e del Museo risalgono al 1623 e da quel momento l’Istituto è sempre stato un punto di riferimento per chi volesse imparare a ‘conoscere il mare’. Il patrimonio conservato nel Museo è assolutamente unico, documenta con precisione la storia della marineria del Mediterraneo degli ultimi due secoli, mediante l’esposizione di strumenti, carte di navigazione, modellini di imbarcazioni, apparecchi e attrezzi per la navigazione.
Ospita una ricca collezione di ipinti, stampe e cimeli tra il 1796 e il 1870. Inaugurato nel 1886 è situato all’interno del Castello Sfozesco.
Trae la sua origine dal Museo della guerra, conserva oggi oggetti e documenti relativi al periodo 1914-1945.
Dedicato al processo di unificazione politica dell’Italia, e’ stato inaugurato nel 1908 nella Mole Antonelliana e dal 1938 trasferito nel Palazzo Carignano. L’esposizione occupa circa 3000mq e 26 sale, estendendosi cronologicamente prima e dopo il periodo risorgimentale.
La più antica realtà museale italiana relativa alla storia della scuola e alla storia sociale dell’educazione: l’iniziativa si deve a Ruggero Bonghi, allora Ministro della Pubblica istruzione, che nel 1874 propose di istituire un “Museo di Istruzione e di Educazione”. Attualmente ha sede presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre. Il patrimonio è costituito da tre filoni principali: una consistente parte libraria, un settore archivistico e una sezione oggettistica ed iconografica.
Allestito nei locali dell’edificio che, nei mesi dell’occupazione nazista di Roma (11 settembre 1943 – 4 giugno 1944), venne utilizzato come carcere dal Comando della Polizia di sicurezza. Le celle di detenzione, che allora occupavano l’intero stabile mentre ora soltanto due dei quattro appartamenti destinati a museo, sono ancora come furono lasciate dai tedeschi in fuga. Queste stanze sono oggi dedicate alla memoria di coloro che vi furono detenuti, e ricordano le più drammatiche e significative vicende nazionali e romane dell’occupazione.
Aperto nel 1923 su iniziativa della Legione Trentina e del Comune di Trento come Museo del Risorgimento, dopo la seconda guerra mondiale ha arricchito la documentazione fino a comprendere le vicende legate alla guerra di liberazione. Dal 1995 il Museo ha assunto la denominazione di Museo Storico in Trento, piu’ adeguata a rappresentare la dimensione regionale e di memoria comune.
Ideato nel 1919 da un gruppo di cittadini roveretani e inaugurato da Vittorio Emanuele III il 12 ottobre 1921, conserva documenti e cimeli offerti da ex-combattenti e istituzioni, propone mostre temporanee, promuove studi e ricerche, cura la pubblicazione di opere a carattere storiografico e documentario.
Nato nel 1997 per iniziativa di un gruppo di studiosi come luogo capace di raccogliere e comunicare la memoria delle sopraffazioni e dei crimini che hanno attraversato la storia fino ai giorni nostri. Offre ricerche per parola chiave o percorsi storici e bibliografie tematiche.
Il sito, a cura dell’Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta” di Como mostra parte del materiale raccolto a partire dal gennaio 2000 a sostegno della campagna per il risarcimento del lavoro coatto nella Germania nazista.