Riproduzioni

La riproduzione dei materiali appartenenti alle collezioni della Biblioteca è regolata sulla base degli art. 108 c. 3 e 3bis del D.lgs. 42/2004 e ss.mm.ii, e delle linee guida elaborate nel Decreto del Ministro della cultura, 11 aprile 2023, rep. 161, modificato dal D.M. 21 marzo 2024, rep. 108.

RIPRODUZIONE CON MEZZI PROPRI IN SEDE

La fotoriproduzione con mezzi propri è libera se “attuata nel rispetto delle disposizioni che tutelano il diritto di autore e con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l’esposizione dello stesso a sorgenti luminose né, all’interno degli istituti della cultura, né l’uso di stativi o treppiedi”.
La Biblioteca non dispone di macchine fotocopiatrici.

RICHIESTE DI RIPRODUZIONI DIGITALI

Le richieste di riproduzioni digitali possono essere inoltrate alla Biblioteca esclusivamente all’indirizzo b-stmo.fotoriproduzioni@cultura.gov.it e prevedono un rimborso secondo il seguente tariffario:

TABELLA 1 – RIMBORSO PER LE RIPRODUZIONI

Bassa qualità

(200 dpi pdf)

Fino a A3: € 0,30 a scatto Fino a A1: € 2,50 a scatto
Alta qualità
(300 dpi pdf/jpg)
Fino a A3: € 1,50 a scatto Fino a A1: € 6,00 a scatto
Professionale
(400 dpi in formato pdf/jpg/tiff)
Fino a A3: € 7,00 a scatto Fino a A1: € 15,00 a scatto

 Una volta ricevuti dall’Ufficio la conferma della possibilità della fornitura e il preventivo di spesa, il pagamento va corrisposto mediante bonifico bancario a favore di:
– Tesoreria dello Stato – IBAN: IT36Q0100003245BE00000001LC  Causale: Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Roma) – Riproduzioni

Data la grave carenza di personale dell’Istituto, la Biblioteca si riserva di dare risposta negativa a richieste di riproduzione di interi volumi o a richieste consistenti di numerosi documenti.

Nessun rimborso spese è dovuto per le riproduzioni già disponibili in linea, che restano liberamente scaricabili dalla teca digitale della Biblioteca.

RICHIESTA DI UTILIZZO DELLE IMMAGINI IN PUBBLICAZIONI O ALTRE INIZIATIVE

In caso di utilizzo delle immagini in una pubblicazione, si è tenuti a:

  • inviare l’apposito modulo di autorizzazione, firmato e debitamente compilato, a b-stmo.fotoriproduzioni@cultura.gov.it;
  • indicare nella pubblicazione la “Biblioteca di storia moderna e contemporanea – Roma” quale Istituto possessore, insieme con la dicitura “su concessione del Ministero della Cultura”;
  • inviare la copia della ricevuta di pagamento all’indirizzo b-stmo.fotoriproduzioni@cultura.gov.it;
  • inviare successivamente una copia cartacea della pubblicazione all’indirizzo Biblioteca di storia moderna e contemporanea, Via Michelangelo Caetani 32, 00186, Roma; nel caso di pubblicazioni nel solo formato digitale, va spedita la copia in formato elettronico a b-stmo.fotoriproduzioni@cultura.gov.it.

IMPORTANTE: I canoni e corrispettivi di riproduzione a favore della Biblioteca non comprendono gli eventuali diritti spettanti a terzi sulle opere protette dalle norme sul diritto d’autore. Chi utilizza riproduzioni di suddetti materiali si impegna a provvedere autonomamente all’individuazione dei titolari dei diritti e alla liquidazione dei diritti spettanti.

  1. UTILIZZI ESENTI DA CANONE

Come da D.M. 21 marzo 2024, rep. 108, sono gratuite:

  1. le riproduzioni di beni culturali e il loro riuso per i volumi a cui viene riconosciuto dall’ente concedente un carattere scientifico (contributi in volume, atti di convegni nazionali ed internazionali) e accademico;
  2. le riproduzioni di beni culturali e il loro riuso per volumi e riviste a cui viene riconosciuto dall’ente concedente un contenuto divulgativo e didattico;
  3. le riproduzioni di beni culturali e il loro riuso per i cataloghi d’arte, di mostre e manifestazioni culturali con tiratura fino a 4000 copie;
  4. le riproduzioni di beni culturali e il loro riuso per le riviste scientifiche e di Classe A di cui agli elenchi dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR);
  5. le riproduzioni di beni culturali e il loro riuso per pubblicazioni in giornali e periodici nell’esercizio del diritto-dovere di cronaca;
  6. le riproduzioni di beni culturali e il loro riuso destinate alle pubblicazioni liberamente accessibili da chiunque senza il pagamento di un prezzo (c.d. open access);
  7. le riproduzioni di beni culturali eseguite autonomamente da chiunque (come ad esempio studenti, studiosi, ricercatori, docenti universitari) effettuate a scopo non lucrativo e non destinate alla vendita;
  8. le riproduzioni di beni culturali e il loro riuso per la realizzazione del materiale espositivo, scientifico, didattico e divulgativo di mostre e manifestazioni culturali organizzate da un organo del Ministero ovvero da enti pubblici e privati per finalità di valorizzazione del patrimonio culturale, attuate senza scopo di lucro. Nel caso di richieste relative a un elevato numero di immagini, la gratuità può essere concessa solo nell’ambito di accordi di collaborazione istituzionale. Si precisa che il biglietto di ingresso non è di per sé sufficiente a caratterizzare una iniziativa di valorizzazione come a fine di lucro, ma va valutato l’insieme delle circostanze in cui si realizza l’iniziativa stessa.

I richiedenti sono tenuti al rimborso delle spese eventualmente sostenute dall’Amministrazione per eseguire le riproduzioni. Il rimborso riguarda esclusivamente i costi vivi in rapporto alla richiesta di riproduzione ovvero i costi sostenuti per la riproduzione ex novo e per la fornitura. Nessun rimborso spese è dovuto per le riproduzioni già disponibili on-line che restano liberamente scaricabili e per le riproduzioni eseguite direttamente da privati purché realizzate nel rispetto di quanto previsto all’art. 108, comma 3-bis, punto 1), del Codice.

L’importo del rimborso è determinato in base ad una Tariffa unitaria, calcolata sulla base di quanto previsto nella Tabella 1.

2. UTILIZZI SOGGETTI A PAGAMENTO DI UN CANONE

Nel caso in cui le riproduzioni di beni culturali e/o il riuso delle relative copie o immagini siano effettuati al di fuori dei casi di cui al paragrafo precedente, il richiedente è tenuto al pagamento di un corrispettivo, che viene determinate moltiplicando:

  • la Tariffa unitaria di cui alla Tabella 1 (Rimborso per riproduzioni)
  • un coefficiente differenziato in funzione dell’uso/destinazione delle riproduzioni, secondo quanto previsto dalla Tabella 2 (Uso/destinazione delle riproduzioni), salvo il caso di cui al n.8, il cui valore va invece sommato; per un coefficiente relativo alla quantità delle riproduzioni da effettuarsi (numero minimo e massimo di riproduzioni su diverse classi dimensionali) o relativo alla tiratura (numero minimo e massimo di copie delle pubblicazioni per le quali si intende utilizzare le riproduzioni), secondo quanto riportato nella Tabella 3 (Quantità/Tiratura delle riproduzioni – Prodotti editoriali online – Proiezioni audiovisive e/o mostre immersive). I coefficienti di quantità e tiratura sono applicati alternativamente in funzione della tipologia di riproduzione del bene (ad esempio, tiratura per le pubblicazioni, quantità per i prodotti derivati o d. gadget).

Nel caso in cui le riproduzioni siano già in possesso del soggetto che ne chiede solo il riuso, la tariffa unitaria di base da utilizzare per il calcolo del corrispettivo è fissata forfettariamente in euro 5,00, salvo che la Tabella 1 non preveda un rimborso più basso.

TABELLA 2–USO/DESTINAZIONE DELLE RIPRODUZIONI

Destinazione delle riproduzioni Coefficiente
1. Cataloghi d’arte, di mostre e manifestazioni culturali cartacei (con tiratura superiore a 4000 copie) o distribuiti on line a pagamento 1,5
2. Esposizione  temporanea su   supporti tangibili diversificati 3
1.  Esposizione a carattere permanente su supporti tangibili diversificati 4
2.  Proiezioni audiovisive e/o mostre immersive 4
3.  Pubblicazioni in copertina 5
4.  Altri volumi, pubblicazioni e riviste periodiche 2
5.  Merchandising (immagini di beni su prodotti commerciali di qualsiasi genere) Minimo 3% del prezzo finale di vendita in relazione alla singola categoria merceologica da sommare al valore base
6.  Uso promozionale e pubblicitario (associazione tra immagine e marchio) (I seguenti fattori sono da considerarsi minimi e da moltiplicare tra loro)
–       Valore base 10
–       Campagne pubblicitarie realizzate da multinazionali 10
–       Campagna pubblicitaria solo via web 5
–       Campagna pubblicitaria su quotidiani e/o spazi pubblici 10
–       Campagna pubblicitaria con spot televisivi 10

 

TABELLA 3 –QUANTITÀ/TIRATURA DELLE RIPRODUZIONI – PRODOTTI EDITORIALI ON LINE-PROIEZIONI AUDIOVISIVE E/O MOSTRE IMMERSIVE

Quantità (per prodotti commerciali di cui alla Tabella 2, nn.2, 3 e 7) Coefficiente
Fino a 1.000 pezzi 2
Da 1.001 a 2.000 pezzi 3
Da 2.001 a 4.000 pezzi 4,5
Da 4.001 a 8.000 pezzi 6
Da 8.001 a 12.000 pezzi 7,5
Per ogni ulteriore “pacchetto” di 1000 pezzi vi è un coefficiente addizionale pari a 0,5

 

Cataloghi d’arte, di mostre e manifestazioni culturali cartacei (con tiratura superior a 4000 copie) o distribuiti on line a pagamento Coefficiente
2

 

Tiratura per prodotti editoriali cartacei diversi da quelli di cui alla Tabella 3, n.1 Coefficiente
Fino a 1.000 copie 2
Fino a 2.000 copie 3
Fino a 3.000 copie 4
Per ogni ulteriore “pacchetto” di 1.000 copie si applica un coefficiente addizionale pari a 0,5

 

Prodotti editoriali on line diversi da quelli di cui alla Tabella 3, n.1 Coefficiente
2

 

Proiezioni audiovisive e/o mostre immersive Coefficiente
4

La determinazione del canone spetta alla Direzione della Biblioteca, che dovrà valutare, caso per caso, l’uso a cui è destinata la richiesta, e l’eventuale riduzione del canone in ipotesi particolari:

  1. a) Istanza proveniente da altra amministrazione o ente pubblico o ente del Terzo Settore
    Nell’ipotesi di istanza proveniente da altra amministrazione o ente pubblico di cui all’elenco elaborato annualmente dall’ISTAT (articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196) o da un ente del Terzo Settore o, comunque, per iniziative di contenuto sociale meritorio, l’autorità che ha in consegna il bene può valutare una riduzione o un azzeramento del canone.
  2. b) Contributi selettivi e “opere difficili”

L’importo del canone può essere ridotto per i casi di concessione di contributi selettivi di cui all’articolo 26, della legge 14 novembre 2016, n. 220, e nei casi di opere difficili di cui all’articolo 4, comma 3, del decreto ministeriale 4 febbraio 2021, recante “Disposizioni applicative in materia di credito di imposta per le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva di cui all’articolo 15 della legge 14 novembre 2016, n. 220”, in considerazione della prevalenza dei fini culturali dell’opera cinematografica e audiovisiva.

  1. c) Prodotti editoriali

Per I prodotti editoriali con utilizzo di elevato numero di immagini, l’autorità che ha in consegna il bene può valutare una riduzione dell’importo del canone nel caso di incidenza percentuale eccessiva dello stesso sul prezzo di copertina.